Moneta argentea coniata a Pergamo. 26-27 d.C. Vienna, Kunsthistorisches
Protagonista assoluto, all’alba dell’impero romano, è Ottaviano Augusto, figlio adottivo di Gaio Giulio Cesare. Il Senato gli consegna il potere, gelosamente custodito per circa cinque secoli, nel 23 a.C. Augusto governerà Roma e i suoi vasti possedimenti per quarant’anni circa, sino al 14 d.C.: un periodo di governo che resterà ineguagliato nel corso dell’impero romano. Assume pieni poteri politici e militari e restituisce pace e stabilità a Roma dopo anni di guerre civili.
L’età augustea segna un momento di riassetto decisivo per la storia della civiltà romana. I suoi successori ritoccheranno e consolideranno le riforme augustee. Un’intera civiltà viene ridisegnata e nuove e originali soluzioni istituzionali si affermano. Il mondo romano, un impero bilingue e di cultura ellenistico-romana, ne esce riorganizzato e sicuro. Il periodo di pace garantisce gli interessi di Roma, e al tempo stesso consente una straordinaria crescita degli scambi economici e culturali all’insegna della romanizzazione, cioè della esportazione dei modelli romani in ogni angolo dell’impero.
Aureo di Claudio. 41-42 d.C. NY, Metropolitan
L’impero romano diviene un enorme stato multinazionale. Il proliferare della vita cittadina e l’egemonia sul Mediterraneo costituiscono i suoi tratti essenziali. La sua grande forza è la struttura urbana, la rete di città, centri amministrativi e di scambio. Fondamentale è anche lo sviluppo dei commerci, consentiti dalla grande rete stradale e dall’unificazione monetaria, che prevede in tutto l’impero l’utilizzo della moneta romana.
Per abbassare il costo dei trasporti e per ampliare ulteriormente i commerci, vengono costruite nuove strade e si potenzia il sistema navale con la costruzione di nuovi scali, ma soprattutto con una grande riforma attuata da Augusto in funzione militare. I trasporti via mare o per via fluviale erano di gran lunga più veloci ed economici rispetto alla percorrenza stradale. Le vie d’acqua divengono strategiche per un impero che si appresta a divenire sconfinato.
La cultura dell’impero romano è influenzata in ogni campo da quella greca, salvo che nel diritto, creazione specificamente romana. Lo stesso curriculum di studi, basato sulle sette arti liberali (grammatica, retorica, dialettica; geometria, aritmetica, astronomia e musica) è di origine greca. Il greco è la lingua della cultura, ma è notevole anche la diffusione del latino, la lingua del potere e dell’amministrazione.
A sinistra Augusto in veste di Giove, accanto a Livia. Particolare del fregio augusteo custodito nel museo nazionale di Ravenna.
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