L’età di Augusto e Claudio

Luogo Ravenna

Ottaviano Augusto. Scultura in marmo, 1-2° d.C. MFA, Boston

La pace augustea porta benefici e liberalità alla Gallia Cisalpina, divenuta parte integrante dell’Italia romana. Nel nuovo clima di pace, ma anche di precisa programmazione politica e militare, Ravenna viene scelta da Ottaviano Augusto come sede della seconda flotta militare, la Classis Ravennatis, in associazione alla prima dislocata a Miseno, nel golfo di Napoli. Alla flotta ravennate viene assegnato il compito di sorvegliare il Mediterraneo orientale: l’Adriatico, lo Ionio, l’Egeo.

Motivi di carattere logistico e politico, ma soprattutto morfologico, suggeriscono questa opzione: Ravenna è una città federataCittà legata a Roma da un trattato (foedus) di alleanza, dotata di autonomia e politicamente neutrale rispetto alle lotte intestine delle guerre civili; inoltre si trova a ridosso della linea di costa ed è inserita nel sistema delle lagune del delta padano.
Ciò garantisce alla flotta porti naturali ben protetti e possibilità di navigare le acque interne, e la collega attraverso il Po ai principali centri della pianura padana, sino a Torino, e attraverso le lagune adriatiche sino ad Aquileia. Per collegare il Po al bacino portuale viene strutturata la Fossa Augusta di cui parla Plinio il Vecchio, che fu prefetto della flotta di Miseno.

Il tessuto sociale della città e del suo territorio si arricchisce di una moltitudine di persone, i classiari, cioè i militari della flotta che lavorano al porto e alle sue infrastrutture, parlando lingue diverse (anche se la lingua ufficiale è il latino) e apportando nuovi costumi e aspetti religiosi.
La presenza di diecimila militari accresce il potenziale del territorio agricolo circostante, soprattutto le aree centuriate a sud e ovest della città, sviluppando una intensa e florida economia agraria.

Tiberio Claudio. Cammeo, 43-45 d.C. Royal Collection Trust

La città, di origine repubblicana, si espande oltre le mura con domus private sempre più ricche; vengono effettuati interventi architettonici e innalzati edifici pubblici, in linea col sistema di propaganda della politica augustea. Per specifico desiderio dell’imperatore Tiberio Claudio, desideroso di celebrare nella sede della flotta ravennate le sue vittorie sui Britanni, viene eretto un arco trionfale (noto come Porta Aurea) prospiciente il bacino portuale. Dall’arco, tramite il suo principale asse stradale, si accede al foro della città, in cui probabilmente si colloca l’ara della gens Iulia, di cui si conservano alcune lastre decorative.

Anche le abitudini funerarie della popolazione si adeguano al dettame imperiale: la cremazione dei corpi sostituisce quasi del tutto il rito dell’inumazione; nelle estese necropoli poste sulle dune marine, fuori dal contesto urbano, vengono innalzati importanti monumenti sepolcrali vicino a sepolture più modeste, di cui rimane il segno nelle numerose stele commemorative.

 

Approfondimenti
Informazioni generali

 

 
Sitografia
 
Bibliografia essenziale
  • V. Manzelli, Ravenna, Roma 2000.
  • M. Mauro, a cura di, Ravenna Romana, Ravenna 2001.