Le recenti indagini archeologiche effettuate nel 2011 in piazza Anita Garibaldi, a Ravenna, hanno consentito di portare alla luce una porzione di Domus con i resti di quattro ambienti pavimentati a mosaico. Particolarmente interessante è la porzione di mosaico in cui si riconosce l’unico elemento figurato che compare nei mosaici, la rappresentazione di un volto umano barbuto fantastico, forse identificabile con una divinità fluviale (foto 5 6). I tratti sintetici, forti, gli andamenti fluenti e sinuosi trasformano capigliatura e barba in curve e quindi in volute: dall’acqua, dal suo moto, sorge la vita.
Dei mosaici con motivi geometrici in bianco e nero che rivestivano gli altri tre ambienti restano solo lacerti. Un frammento è decorato con fiori bianchi a sei petali entro cornici esagonali bordate da trecce (foto 2 3 4). Un altro, che mostra tracce vistose d’un incendio, è caratterizzato da una composizione a ottagoni, losanghe e quadrati (foto 1).
Domus del genio delle acque. Planimetria dello scavo con i quattro ambienti ritrovati, realizzata da C. Negrelli
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