Le mura
Un secolo molto impegnativo per Ravenna e il suo territorio: dapprima la conquista e il regno della città da parte di Teodorico il Grande e poi la guerra greco gotica e il potere ai Bizantini di Giustiniano I. La città mantiene il suo circuito murario e il palazzo che era stato di Onorio, posto sulla Platea maior, diventa la sede del potere goto.
Le acque
Il percorso dello storico Padenna è inglobato nel percorso urbano, avendo perso la funzione di connessione con il porto e la flotta. Anche il Flumisellum e il Lamisa, ancora confluenti nel Padenna, entrano in città attraverso il percorso murario.
La linea di costa
A est le mura si innalzano sulle dune sabbiose a protezione della città anche dal mare, la cui linea di costa è ancora molto vicina. Gli ingressi portuali rimangono attivi sia a nord, sia a sud, dove il porto viene incentivato dalle attività del re goto e continua a essere un importante scalo commerciali con il Mediterraneo. Classe è una città, fortificata.
Le strade
La città mantiene la sua viabilità in funzione del palazzo imperiale, che conserva il collegamento con il centro del potere religioso tramite una via porticata. Gli assi più antichi della città, i cardi e decumani, funzionano ancora, ripristinati su quelli più antichi.
Il tessuto urbano
Oltre al palazzo imperiale, nel settore orientale della città, e alla cattedrale, il battistero e la curia, nella zona più antica della città, un nuovo centro religioso sorge con la volontà di dare uno spazio cultuale alle popolazioni ariane al seguito del re Teodorico: ora la cattedrale dedicata a S. Teodoro a Vultu (ora Spirito Santo) e il suo battistero sorgono a ovest della Platea maior, la nuova denominazione che ha assunto la via Popilia. A ridosso della via principale si trova anche la zecca imperiale che batte moneta per tutto l’impero.
Le chiese
Diversi edifici religiosi continuano a essere eretti in città. Nel settore centrale, oltre alla cattedrale, alla chiesa di s. Agnese e dei ss. Giovanni e Paolo, si trova la chiesa di s. Andrea Maggiore e quella dedicata a s. Eufemia. Nel settore settentrionale, oltre alla chiesa di santa croce vi è quella dedicata a s. Maria maggiore, mentre a est oltre a s. Giovanni evangelista vi è ora la cappella palatina adiacente il palazzo (ora s. Apollinare nuovo). A ridosso del Padenna, nel settore nord, sorgono la chiesa dedicata a s. Giovanni battista e quella dedicata a s. Vittore, oltre alla Basilica apostolorum (ora s. Francesco) e la chiesa dedicata a s. Agata.
I ponti
Il Padenna, ridotto nella sua larghezza, è ora attrezzato con ponti che collegano le diverse zone della città e ne facilitano i contatti: se ne contano almeno cinque lungo il suo percorso. L’antico ponte in muratura e pietra, posto sul Flumisellum, continua a collegare il settore ovest al settore nord della città.
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