Le mura
Questo è il secolo di Ravenna capitale dell’impero romano d’occidente, con il trasferimento della corte da Milano a partire dal 402 d.C. La città ha bisogno di un nuovo circuito murario che comprenda la porzione antica della città, a ovest, quella di formazione imperiale, a nord, e la zona orientale, in cui si insedia l’imperatore; un palazzo viene eretto per Onorio e per la sua corte sulla Platea maior, precedentemente via Popilia, ora via di Roma.
Le acque
La nuova città murata deve fare i conti con le acque che la attraversano. Il percorso dello storico Padenna è ora più stretto e inglobato nel percorso urbano, avendo perso la funzione di connessione con il porto e la flotta. Anche il Flumisellum e il Lamisa, ancora confluenti nel Padenna, entrano in città attraverso il percorso murario.
La linea di costa
A est le mura si innalzano sulle dune sabbiose a protezione della città anche dal mare, la cui linea di costa è ancora molto vicina. Gli ingressi portuali rimangono attivi sia a nord, come racconta la storia dell’approdo di Galla Placidia, sia a sud, dove il porto ha assunto importanti funzioni commerciali con tutto il Mediterraneo. Il castrum romano di Classe diventa una città e in quanto tale è fortificata anch’essa con alte mura.
Le strade
La città murata mantiene la sua viabilità, seppure con alcuni importanti modifiche: la via antica, la Popilia, che giunge da sud, è stata ristrutturata nel suo percorso urbano in funzione del palazzo imperiale, ed è definita Platea maior. Il palazzo è collegato al centro del potere religioso tramite una via porticata, che attraversa la città in direzione est-ovest. Gli assi più antichi della città, i cardi e decumani, funzionano ancora, ripristinati su quelli più antichi.
Il tessuto urbano
L’impianto urbano ha acquisito nuovi elementi legati ai centri del potere civile e religioso: il palazzo imperiale, nel settore orientale della città; la cattedrale, il battistero e la Curia nella zona più antica della città, a ridosso della piazza commerciale posta fra Lamisa e Padenna.
Le chiese
Diversi edifici religiosi sorgono ora all’interno della città. Nel settore centrale il fulcro è la cattedrale, dedicata all’Hagìa Anàstasis (Resurrezione di Gesù); la chiesa di s. Agnese si innalza nel Foro al posto di un antico tempio. Nel settore settentrionale si trova la chiesa dedicata da Gallia Placidia alla santa Croce, mentre a est la regina fa costruire una chiesa dedicandola a s. Giovanni evangelista. A ridosso del Padenna si erge la Basilica Apostolorum (ora S. Francesco) su un precedente tempio e, più a sud, la chiesa dedicata a S. Agata.
I ponti
Il Padenna, ridotto nella sua larghezza, è ora attrezzato con ponti che collegano le diverse zone della città e ne facilitano i contatti: se ne contano almeno cinque lungo il suo percorso. L’antico ponte in muratura e pietra, posto sul Flumisellum, continua a collegare il settore ovest al settore nord della città.
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