Topografia di Ravenna nel 2° secolo d.C.

Luogo 2° d.C

Le acque
L’area urbana è segnata dal percorso del Padenna/Fossa Augusta, strutturato e attrezzato in funzione del porto e della flotta. Segnano la città, provenendo da ovest, i corsi del Flumisellum e il Lamisa, entrambi confluenti nel Padenna. Su questa via d’acqua, alla confluenza con il Lamisa, si apre ora un’importante piazza dotata di servizi come il macellum.

La linea di costa
A est il mare lambisce la città. Sulle dune marine, a ridosso della linea di costa, si espandono le aree necropoli dei ravennati e dei classiari, i militari della flotta. La linea di costa è interrotta in due punti, a nord e a sud della città, da vie d’acqua che sfociando a mare costituiscono approdi naturali attrezzati con banchine portuali. Nuove infrastrutture, dighe foranee, proteggono la linea di costa e l’accesso al porto principale.

Invasi vallivi e bacino portuale
Il porto del bacino interno, antistante l’ingresso sud-ovest della città, è stato ridimensionato dall’impaludamento e non permette più l’approdo delle grandi navi da carico. Perciò l’acquedotto voluto da Traiano, proveniente dall’Appennino e adiacente il corso del Montone, attraversa il canale di raccordo tra il bacino esterno e interno.
Ora i navalia sono concentrati soprattutto nel secondo bacino adiacente il castrum, situato nella zona ora nota come frazione di Classe. Il porto è all’apice della sua attività organizzativa e militare.

Le strade
La linea di costa a ridosso della città è attraversata da una via antica, la Popilia, che giungendo da Sud -a partire da Rimini- passa attraverso le aree extraurbane riservate alla flotta, attraversa il canale portuale e l’area urbanizzata a ridosso della costa; poi la via si affianca alla Fossa Augusta/Padenna in direzione nord, verso Altino e Aquileia. Da ovest giunge in città la Faventina, posta a ridosso del Flumisellum, strada che ha origine a Firenze e, passando per Faenza in adiacenza al Lamone, giunge a Ravenna.

Il tessuto urbano
La città si è molto espansa al di là del suo originario perimetro: verso la linea di costa, nel settore settentrionale, dove sorgono nuovi insediamenti sia abitativi che commerciali, strutturati a ridosso del Padenna–Fossa Augusta. L’impianto urbano, regolato da cardi e decumani e dal Foro per le attività pubbliche, è ora dotato di un acquedotto per la distribuzione dell’acqua potabile e quindi una migliore gestione delle terme pubbliche.

I ponti
Le acque interne alla città sono dotate di attracchi che collegano una sponda all’altra del Padenna, la grande via d’acqua larga circa 50 m. Il ponte di Augusto, lastricato in pietra, collega la città antica con il nuovo settore settentrionale, oltrepassando il Flumisellum.

 

 Topografia di Ravenna