La stagione traianea

Luogo Ravenna

Frammento di un diploma bronzeo rilasciato da Traiano nel 113-114 a un classiario imbarcato su una quadrireme dell’altra flotta pretoria, stanziata a Miseno, vicino Napoli. La nave probabilmente fece parte della flotta che scortò l’imperatore e il suo esercito nel corso della guerra contro i Parti, tra il 114 e il 117. New York, Metropolitan

La città conosce un momento di frenetica attività militare nel corso del 2° secolo, a causa della guerra che Traiano si trova a combattere sul confine orientale dell’impero, finalizzata a contenere le spinte delle popolazioni della Pannonia e della Dacia. Numerosi classiari della flotta pretoria ravennate, come testimoniano i loro documenti funerari, provengono da quelle zone e hanno grande conoscenza della navigazione fluviale. Molti vengono dislocati nei territori di guerra e si rende necessario anche un distaccamento stabile di Ravennati sul mar Nero.

La topografia della città risente positivamente delle attività legate alla flotta imperiale, a partire dalla costruzione dell’acquedotto lungo il corso del Bidente-Ronco (flumen aquaeductus), che finalmente porta l’acqua potabile a Ravenna. L’espansione urbana è molto ampia e consistente: i documenti archeologici che rimangono di questa attività edilizia, soprattutto a carattere privato, sono numerosi.

Busto di Traiano. © The Trustees of the British Museum

Rispetto all’antico oppido di origine repubblicana la città si estende maggiormente verso oriente, al di là del Padenna sistemato da Augusto per la navigazione interna della flotta, e verso settentrione, oltre il Flumisellum.

L’urbanizzazione si sviluppa anche verso sud, in direzione della zona dedicata alla flotta, la Classis, il cui segno rimane nel toponimo attuale di Classe. L’incremento del sobborgo di Cesarea, che collega Ravenna a Classe, è fortemente legato alla presenza e alle attività degli impianti portuali.

Anche il sistema agricolo territoriale gode di questo dinamismo e ne ricava grande sviluppo, come indicano i rinvenimenti archeologici di numerose ville e rustici e in particolare della villa di Russi che, dopo una prima fase augustea, viene ristrutturata e ampliata proprio in età traianea.

La fine del secolo segna l’avvio di una profonda crisi che colpirà tutta la regione e in parte anche Ravenna, un mutamento che caratterizzerà tutto il periodo successivo.

 

Approfondimenti
Informazioni generali

 

 
Sitografia
 
Bibliografia essenziale
  • V. Manzelli, Ravenna, Roma 2000.
  • M. Mauro, a cura di, Ravenna Romana, Ravenna 2001.