Le fonti antiche sul 1° secolo

Luogo Ravenna
69 a.C
– 19 d.C.
Strabone

Tra la paludi la città più grande è Ravenna, interamente costruita su palafitte e solcata da acque, praticabile per mezzo di ponti e traghetti. Durante le maree riceve un notevole flusso marino cosicché la superficie melmosa tutta inondata dalle maree e dai fiumi corregge l’insalubrità dell’aria. Così dunque è stata apprezzata la zona per il clima che lì i magistrati hanno deciso di fare allevare ed esercitare i gladiatori.
Geografia, V, I, 7

Da Piacenza… fino a Ravenna la navigazione lungo il Po è di due giorni e due notti.
Geografia, V, I, 11

 23-79 d.C.
Plinio il vecchio

Finimento per cavalli appartenuto a Plinio il vecchio quando era prefetto della cavalleria nella bassa Germania tra gli ultimi anni del 40 e i primi del 50 d.C. © Trustees of the British Museum

Il Po… è fatto deviare per fiumi e fosse tra Ravenna e Altino per un tratto di 120 miglia… Con la fossa Augusta è fatto deviare fino a Ravenna, dove ora viene chiamato Padusa, mentre una volta veniva denominato Messanico.
Storia naturale, III, 119

L’uso di quella (torre, cioè il faro) consiste nel mostrare fuochi alle navi durante la navigazione notturna per segnalare i bassi fondali e l’ingresso di un porto: ne sono già in funzione in parecchi luoghi, per esempio a Ostia e a Ravenna.
Storia naturale, XXXVI, 83

Il caldo fa crescere l’uva spionia, da alcuni chiamata “spinea”, che poi s’ingrossa con le piogge autunnali: anzi si sviluppa bene con la nebbia e per questo è caratteristica della campagna ravennate.
Storia naturale, XIV, 34

 39-104 d.C.
Marziale

A Ravenna preferirei avere una cisterna piuttosto che una vigna, dato che l’acqua potrei venderla a un prezzo molto superiore.
Epigrammi, III, 56

A Ravenna di recente me l’ha fatta un furbacchione d’un oste: chiedevo vino annaffiato, me l’ha dato schietto.
Epigrammi, III, 57

 55-120 d.C.
Tacito

Presidiavano l’Italia sui due mari due flotte, l’una di stanza a Miseno e l’altra a Ravenna; la vicina costa della Gallia era presidiata dalle navi rostrate che, catturate con la vittoria di Azio, Augusto aveva inviato nella base di Forum Iulii con validi rematori.
Annali, IV, 5, 1

Lucilio Basso, prefetto della flotta di Ravenna, aveva tirato da quella parte gli animi dei soldati, che erano incerti, dato che in gran parte provenivano dalla Dalmazia e dalla Pannonia, province queste controllate da Vespasiano.
Annali, III, 12, 1-3

 1°-2° d.C.
Svetonio

A Ravenna… Cesare esaminò il progetto di una scuola per gladiatori che doveva far costruire…
Vita di Cesare, 30-32

[Augusto] Dislocò una flotta a Miseno e un’altra a Ravenna a difesa del mare Adriatico e del mar Tirreno (Superi et Inferi maris)
Vita di Augusto, 49

4°-5° d.C.
Vegezio

Presso Miseno e Ravenna erano dunque di stanza singole legioni con le flotte, perché non risultassero troppo lontano per la difesa di Roma e, se la necessità l’avesse richiesto, potessero arrivare senza indugio e senza grandi peripli in ogni parte del mondo con quel naviglio…
La flotta ravennate da parte sua, dato che in guerra di solito la rapidità conta più del valore, era abituata a raggiungere con navigazione diretta Epiro, Macedonia, Acaia, Propontide, Ponto, l’Oriente, Creta, Cipro.
Delle navi liburne… dislocate nel mar Ionio (Adriatico) era comandante il prefetto della flotta di Ravenna: in subordine a loro dieci tribuni ciascuno comandavano ciascuno una coorte.
Epitome di tecnica militare, IV, 31-32

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Sitografia
 
Bibliografia