La domus faentina di vicolo Pasolini era probabilmente molto estesa, con un ampio fronte sul decumano massimo (via Emilia-corso Mazzini), su cui si apriva l’accesso principale alla casa. L’edificio si sviluppava anche in direzione del cardo, a occupare un intero isolato. Al suo interno vi erano ambienti con pareti affrescate e pavimenti a mosaico di notevole prestigio decorativo, oggi esposti a TAMO; gli ambienti di servizio erano in battuto d’argilla o in ciottoli.
La domus venne costruita intorno alla fine dell’età repubblicana (1° a.C.); nel tempo seguirono importanti ristrutturazioni al suo interno, ma intorno al 3° secolo subì un incendio, come indicano le tracce di combustione sui mosaici, e venne abbandonata.
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